venerdì 1 maggio 2015

Parte del cuore e delle labbra

Cerco le tue mani ombrose
Tra le coperte della mia notte
Come un mendicante in cerca di sogni

Guardo le tue dita genuflesse
In preghiera tra i miei capelli e sul mio viso
E sento che non vorrei mai lasciarti andare

Ma il mattino è vicino
E la luna - che ci fa ombre in questo buio 
Non sa fermare l'ora che avvicina il sole

Vorrei fermare l'istante, e lasciarlo
Così com'è, perso e leggero
Incantato e distante
Parte del cuore e delle labbra
Stretto alla mia anima, a illuderne la sete.

(c)



domenica 8 marzo 2015

Creatività



Pesco gli oggetti per la casa, qualsiasi cosa che mi ispira: immagini, odori, ricordi o sogni. Prendo questi oggetti e li tengo come un preziosissimo regalo. Adoro osservarli, studiarli, reinventarli. Sapere che potrebbero essere qualsiasi cosa, se solo io lo volessi. Aspettare di trovare l'ispirazione giusta per dare loro una nuova forma. So che li osserverò per giorni, per cercare di catturare i loro segreti e desideri, osservandone la superficie, i colori, annusandoli e rigirandomeli nelle mani. E poi arriva il momento in cui ho la tranquillità giusta per trasformarli. Ci siamo. Ammucchio il mio materiale in disordine, provo, tento, sperimento. E poi il risultato. Il mio oggetto si è trasformato.



Tagliere di legno per salumi (regalato da un supermercato) ricoperto dai ritagli di una tovaglia e decorato. Per le decorazioni ho utilizzato un balocco del negozio Tiger regalato da una amica a Natale (cavallo), un cuore di cartoncino che avevo in casa, dei bottoni, uno scotch di stoffa e una piccola striscia di pizzo. La foto è stata scattata la scorsa primavera a Vernazza.

My fab everyday

Ci sono periodi nella vita dove tutto si ferma. E hai l'impressione che muoverti ti costi tutta la fatica del mondo. Sei bloccato, disorientato, vai avanti ma dentro di te senti qualcosa che torna indietro. È allora che inizi a rivedere tutto quanto. A spogliarti, a rivestirti, milioni di volte, tutti i giorni. È allora che tiri fuori carta e penna dopo mesi e cerchi ordine nel caos. E nel rifugio delle parole ti crei un angolo, solo tuo, fuori dal resto del mondo, per respirare aria pulita e favolosa. Per fare quello che sai di fare bene. Sporcandoti le mani, riempiendoti le dita di colla appiccicosa, macchiando in modo irreversibile il tavolo da lavoro, che diventa un diario giornaliero di quel nonnulla pacifico e piacevole che si muove dentro.


Tavoletta di legno lavorata con acrilico bianco e rosso, decoupage.